Processo penale in Italia

Il processo penale in Italia

In questo articolo spiegherò in modo chiaro e breve lo svolgimento del processo penale in Italia (trovate il riassunto nello schema), per spiegarne il funzionamento e le alternative al processo ordinario.

Come funziona il processo penale in Italia

processo penale schema

Processo penale riassunto

Notizia di reato e indagini

Il punto di partenza è la “notizia di reato”. Le denunce – querele dei cittadini, gli interventi della Polizia, i referti dei medici ospedalieri, finiscono sul tavolo del Pubblico Ministero il quale, se ritiene che i fatti denunciati lo meritino, iscrive la persona indagata nel registro degli indagati (art. 335 codice procedura penale). Le indagini devono durare al massimo sei mesi, ma sono previste proroghe in alcuni casi.

Successivamente l’indagato riceve la comunicazione di chiusura delle indagini (art. 415-bis c.p.p.) ed a quel punto può, tramite il suo avvocato, consultare il fascicolo, depositare memorie e richiedere di essere interrogato. La richiesta di interrogatorio è segno di buon comportamento processuale perché dimostra subito spirito collaborativo. Inoltre, è bene che ci sia il verbale di interrogatorio nel fascicolo quando si valuterà se archiviare o meno il procedimento.

Archiviazione o rinvio a giudizio

Dopo di questo, il Pubblico Ministero potrà chiedere l’archiviazione del procedimento oppure il rinvio a giudizio. A decidere qui è il Giudice per le Indagini Preliminari (GIP).

Udienza preliminare

Nel caso di rinvio a giudizio, entro l’udienza preliminare, l’indagato, che ora è diventato “imputato”, può chiedere un rito alternativo al processo ordinario. Ad esempio, può chiedere il patteggiamento, che comporta numerosi vantaggi: la riduzione della pena di 1/3, nessuna spesa processuale, la vittima non può costituirsi parte civile per chiedere il risarcimento ed infine si può ottenere la sospensione della pena. Un’altra formula possibile è il Giudizio Abbreviato, che si svolge in una sola udienza ed il Giudice decide solo sulla base dei documenti contenuti nel fascicolo; anche qui c’è la riduzione di 1/3 della pena.

Va ricordata anche la possibilità, alla presenza di determinati requisiti, di chiedere la Messa Alla Prova: in tal caso si evita il processo e si ottiene la declaratoria di estinzione del reato, a patto che ci si sottoponga ad un programma che preveda un certo numero di ore di attività di volontariato presso un ente (il Comune, le mense per i poveri, le case di cura per anziani, varie ONLUS).

Dibattimento e sentenza

Qualora non vi sia stata richiesta di un rito alternativo, inizia il processo penale ordinario avanti al Giudice Monocratico o al Collegio a seconda della gravità del reato contestato. Vi è una fase istruttoria, nella quale, nell’arco di alcune udienze, si producono le prove in aula (audizione di testimoni, acquisizione di documenti, perizie, ecc.).

Alla fase istruttoria segue la discussione: il PM, la Parte Civile ed il Difensore dell’imputato espongono al Giudice le ragioni delle loro richieste, che saranno di condanna o di assoluzione.

Infine, il Giudice emette la sentenza, con la quale può condannare l’imputato ad una determinata pena (l’imputato qui diventa “condannato”), oppure può assolverlo per tre motivi: perché il fatto non sussiste, per non aver commesso il fatto, perché il fatto non costituisce reato.

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